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Sanità nelle città metropolitane italiane: Analisi e confronti sulla qualità delle cure

Image by DC Studio on Freepik

Le città metropolitane italiane mostrano una significativa variabilità nei livelli di assistenza sanitaria disponibili, come evidenziato dal tasso di mortalità evitabile, che misura il numero di decessi che il Sistema Sanitario Nazionale (SSN) avrebbe potuto prevenire. In un contesto di spesa sanitaria in rallentamento e con il rischio di nuovi tagli ai fondi, questa variabilità diventa ancora più evidente.

La classifica delle città metropolitane per assistenza sanitaria

Secondo i dati Istat del 2021, l’Italia conta oltre 230.000 posti letto ospedalieri distribuiti in più di 1.000 strutture. Roma, con il maggior numero di posti letto per abitante, Cagliari, con la più alta concentrazione di posti per casi acuti, Torino per la riabilitazione e Bologna per la lungodegenza, emergono come le città con le eccellenze sanitarie. Tuttavia, i livelli di assistenza variano notevolmente da città a città. A Torino, la mortalità evitabile è più alta nel centro città rispetto ai comuni della prima cintura, peggiorando ulteriormente nell’hinterland. Milano presenta una situazione simile, con una mortalità evitabile nel comune inferiore alla media nazionale, ma con una concentrazione di posti letto che diminuisce significativamente nelle periferie.

La situazione nelle altre città

Firenze si distingue per la mortalità evitabile più bassa, con valori sotto i 16 decessi ogni 10.000 abitanti. Roma, nonostante il numero elevato di posti letto, ha una mortalità evitabile sopra la media nazionale. Nel sud Italia, città come Napoli e Palermo registrano tassi di mortalità evitabile significativamente più alti rispetto alla media nazionale, con Napoli che raggiunge oltre 27 morti evitabili ogni 10.000 abitanti.

Cagliari rappresenta un’eccezione tra le città del sud, con una mortalità evitabile in linea con le regioni del nord e del centro, grazie anche alla più alta concentrazione di posti letto (oltre 11 per 1.000 abitanti).

Evoluzione della spesa sanitaria in Italia

Dopo il picco di spesa sanitaria nel 2020, pari al 7,3% del PIL, gli anni successivi hanno visto un incremento fino a superare i 131 miliardi di euro nel 2022. Tuttavia, nel 2023, la spesa sanitaria ha registrato una leggera diminuzione dello 0,4%, attestandosi al 6,3% del PIL. Le previsioni per il futuro indicano un’espansione a 138 miliardi di euro nel 2024 e fino a 147 miliardi nel 2027, ma questa crescita potrebbe essere ostacolata dalla necessità di ridurre il debito pubblico.

Considerazioni per i soci di Mutua Ulisse

Per i soci di Mutua Ulisse, queste informazioni sono cruciali per comprendere le differenze nell’assistenza sanitaria a livello nazionale e per prendere decisioni informate sulla scelta delle strutture sanitarie. La consapevolezza delle eccellenze e delle criticità presenti nelle diverse città può guidare i soci nella pianificazione della propria assistenza sanitaria, massimizzando l’accesso alle cure di qualità disponibili.