Il battito cardiaco, a volte, può essere avvertito anche in parti del corpo diverse dal petto. In tal caso, non è necessario allarmarsi, in quanto potrebbe trattarsi di una situazione normale. Nel corpo umano sono presenti determinati punti di impulso che si trovano in corrispondenza di alcuni organi, tra i quali troviamo i lati del collo, dove passa l’arteria carotide, nel polso dove passano le arterie radiali e ulnari, nella coscia interna dove passa l’arteria femorale, l’interno della caviglia dove passa l’arteria tibiale posteriore.
Vi sono anche altri punti di impulso oltre a quelli indicati e tutti si trovano in corrispondenza di arterie. In tali punti, l’operatore sanitario può rilevare il polso, cioè la frequenza del battito cardiaco e anche il ritmo e la forza dello stesso.
Quindi l’espressione “sentire il polso” significa rilevare i dati sopra indicati. Questo è possibile in quanto il cuore durante il battito permette la circolazione del sangue nell’organismo, attraverso le arterie e le vene, che si espandono e si contraggono continuamente.
Come controllare il polso? L’operazione comunemente definita “sentire il polso” è compito di un medico o di operatore sanitario specializzato, ma si può effettuare anche da soli, seguendo alcune semplici regole.
In pratica, per controllare la frequenza cardiaca, sulla carotide, si deve premere delicatamente con le dita indice e medio nella zona ai lati del collo, all’altezza della trachea e contare il numero di battiti in un arco di tempo di circa trenta secondi. Il numero che si ottiene deve essere raddoppiato.
Il risultato è la frequenza cardiaca che a riposo dovrebbe essere compresa tra 60 e 100 battiti al minuto per una persona adulta. Inoltre, durante la rilevazione con palpazione, si deve porre attenzione alla regolarità del battito, che deve sempre essere uguale.
In caso di dubbio o di una rilevazione che comporti qualche anomalia nei parametri sopra indicati, è opportuno rivolgersi al proprio medico per una visita di approfondimento.
Come già accennato, il battito cardiaco si può avvertire anche in zone del corpo lontane dalla gabbia toracica. Questo fenomeno avviene anche nello stomaco, in quanto questa zona del corpo è attraversata dall’aorta che è la principale tra le arterie ed ha il compito di trasportare il sangue dal cuore al resto del corpo.
Il battito cardiaco nello stomaco si può sentire maggiormente in determinate situazioni, come nelle ore successive ai pasti principali, in cui vi è un maggior afflusso di sangue allo stomaco e all’intestino, per favorire la digestione.
Altre situazioni in cui si può sentire con una certa evidenza il battito cardiaco nello stomaco sono mentre si è sdraiati se si alzano le ginocchia o, per le donne, durante il periodo di gravidanza, quando la circolazione sanguigna del corpo aumenta significativamente.
In genere, sentire le pulsazioni del cuore nello stomaco, quindi non è sinonimo di malattie o di patologie serie, tuttavia, raramente questo fenomeno può essere sintomo di problemi importanti.
La patologia più grave è l’aneurisma dell’aorta addominale, mentre altre situazioni possono riguardare dei recenti eventi traumatici o possono essere collegate ad un quadro clinico di un soggetto iperteso.
In definitiva, si può affermare che sentire il battito cardiaco nello stomaco è, in genere, un fenomeno che non deve creare allarme nella persona. Soltanto raramente può essere sintomo di una malattia grave, quale l’aneurisma addominale.
In caso di dubbi o qualora vi siano delle condizioni particolari, quali ad esempio la presenza di familiari che presentino delle patologie cardiache o a carico del sistema circolatorio, si ritiene buona norma consultare il proprio medico.
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