Uno dei principali problemi della sanità italiana sono i tempi di attesa per ottenere una prestazione sanitaria. Le liste sono spesso chilometriche! Per farti un esempio: sono in media 96 i giorni che devi aspettare se hai la necessità di una colonscopia quando nel privato invece ti basta attendere meno di una settimana! Purtroppo i dati dell’Osservatorio parlano chiaro e mostrano una situazione che spesso assume delle connotazioni quasi comiche se non fosse che stiamo parlando della salute pubblica. Quali sono le conseguenze? Sostanzialmente se ti trovi difronte a tempi biblici per svolgere un esame, puoi solo scegliere di aspettare pazientemente il tuo turno oppure rivolgerti ad una struttura sanitaria privata. A volte gli esami non hanno una particolare urgenza e decidi di iscriverti nella lista di attesa, altre volte invece ti costringono alla forma privata pagando cifre spesso considerevoli.
La sanità pubblica è in concorrenza con la privata che sempre più spesso viene scelta come alternativa. È questo il quadro clinico che coinvolge più o meno tutte le Regioni. Ci sono situazioni meno disagiate ma in media le liste di attesa sono spesso imbarazzanti. La situazione non migliora certamente con il passare del tempo. Fortunatamente il popolo italiano è una tra i più longevi al mondo, il numero di anziani nel nostro Paese è in continuo aumento. Invecchiando crescono anche gli acciacchi e le richieste di visite specialistiche ed esami diagnostici. Numeri da capogiro che sono insostenibili dalla sanità pubblica. A godere di questa situazione è un settore privato in costante ascesa con prezzi che sono stanno progressivamente diventando sempre più concorrenziali.
Come detto la situazione delle lunghe liste di attesa è uniformata in tutto il paese ma rimangono tuttavia delle differenze tra Regioni. Non cambiano soli i tempi di attesa ma anche l’organizzazione sanitaria. Purtroppo è il sud il fanalino di coda con il privato che avanza ad ampi passi sfruttando l’inadeguatezza delle strutture pubbliche. Un esempio su tutti è la Campania dove, a causa di un insufficiente numero di personale sanitario, le liste d’attesa non possono che essere interminabili. Basta pensare che per 1000 abitanti la media nazionale di addetti sanitari è di 11,8 unità per arrivare ad un massimo di 16,6 della Valle d’Aosta, con la Campania che si attesta ad un poco invidiabile 8,6.
Ti è mai capitato di chiamare per un appuntamento e sentirti dire che le prenotazioni sono state sospese? È il così detto fenomeno delle liste bloccate che è una chiara violazione della Legge Finanziaria del 2006 n.266/05. Difronte a questi casi ti consiglio di fare una segnalazione alla Direzione Generale dell’Azienda Sanitaria e chiamare il CUP (centro unico di prenotazione) per sapere quali altre strutture possono erogare il servizio.
Un altro aspetto che devi sapere, a riguardo delle liste di attesa, è che la legge ha stabilito dei tempi massimi da rispettare. Non solo però uguali e non riguardano tutte le prestazioni sanitarie. Il Governo ha stabilito tempi massimi solo per 58 prestazioni tra visite ed esami diagnostici. Se vuoi sapere l’elenco completo puoi consultare il sito della tua Regione o rivolgerti alll’ufficio competente della ASL di riferimento. Se i tempi massimi no venissero rispettati, l’azienda deve fornirti una struttura sanitaria alternativa e nel caso non si trovasse, autorizzare la prestazione nel così detto regime intramurario. In questi frangenti non dovrai sostenere nessun onere aggiuntivo se non un eventuale ticket.
Il nuovo Piano nazionale del Governo ha introdotto anche la possibilità che il tuo medico di base possa applicare un codice prioritario alla prestazione che hai richiesto. Nei casi più urgenti (codice U) la lista di attesa si limiterà a sole 72 ore, fino ad arrivare a 30 giorni per le visite e 60 giorni per gli esami meno pressanti (codice D differibile).
Come vedi sono molti gli aspetti da considerare ogni qual volta devi richiedere una prestazione sanitaria. Purtroppo le liste di attesa sono lunghe ma fortunatamente oggi hai la possibilità di un’informazione più chiara grazie alla consultazione dei siti internet delle ASL e dei centri di prenotazione. I tempi di attesa rimangono tuttavia spesso improponibili ma almeno possiedi i mezzi per conoscere cosa stabilisce la legge e quando far valere i tuoi diritti.