La previdenza sociale è un gesto d’amore verso se stessi, che consiste nello scegliere un buon istituto per avere l’assistenza necessaria in caso di malattia o infortunio, inoltre consente di usufruire delle migliori cure, ricoveri e prestazioni medico-sanitarie in tempi veloci e senza pagare il ticket. Una società professionale che opera da molto tempo in questo campo è Mutua Ulisse, che oltre ad offrire i servizi appena citati promuove la conoscenza delle malattie più invalidanti al fine di prevenirle, una di queste è il morbo di Alzheimer.
Il morbo di Alzheimer
Si tratta di una delle patologie più importanti e invasive che può presentarsi in un individuo, infatti ne soffrono circa 47 milioni di persone in tutto il mondo. Scoperto nei primi anni del Novecento dallo psichiatra Alois Alzheimer, questa malattia degenerativa interessa il cervello e purtroppo non è reversibile. E’ caratterizzata da una progressiva perdita delle funzioni cognitive,e chi ne è affetto è incapace di portare a termine anche le attività quotidiane più semplici. Questa malattia è una fra le peggiori e colpisce soprattutto gli anziani, che con il tempo diventano non autosufficienti, dimenticano facilmente le cose e hanno difficoltà nel parlare; in base all’individuo i disturbi possono comprendere anche anomalie nel comportamento di diversa gravità, allucinazioni, disturbi nell’alimentazione, incontinenza.
Ridurre i rischi
Come affermato dagli esperti in seguito a diverse ricerche, il numero di coloro che devono convivere con la malattia è destinato a salire, ma molte volte si possono adottare degli accorgimenti modificando il proprio stile di vita ed abitudini per prevenirla, questi ultimi ne influenzano la comparsa e il decorso ed è possibile modificare il proprio comportamento solo comprendendola a fondo. Oltre a modificare lo stile di vita è fondamentale imparare a riconoscere e non trascurare alcuni disturbi, vedimao nello specifico cosa possiamo fare per prevenire la malattia.
La depressione
Non c’è un modo per prevenire la depressione ma molte persone che ne soffrono purtroppo non ricevono cure adeguate, e non tutti sanno che è strettamente correlata con l’Alzheimer. Caratterizzata dalla presenza costante di umore triste con conseguenti disturbi del sonno, comportamentali e nell’alimentazione, la depressione è molto legata alla demenza perché in entrambi i casi si verificano deficit dell’attenzione, della memoria e di altre funzioni cognitive. Molto efficace nella cura della depressione sono le terapie cognitivo comportamentali, coadiuvate dall’assunzione di farmaci e integratori alimentari specifici.
Praticare attività fisica
Tutti sappiamo che praticare regolarmente esercizio fisico apporta numerosi benefici all’organismo, ciò vale anche per quanto riguarda la prevenzione dell’Alzheimer, infatti in questo modo fortificheremo il cuore, le funzioni cerebrali, comprese quelle cognitive, ed i risultati dureranno per sempre. Alcuni studi hanno anche dimostrato che l’attività fisica è una buona abitudine anche per chi già soffre di deficit cognitivi lievi, aiutando a mantenere un alto livello di attenzione e migliorando le capacità della memoria.
La pressione alta
Fra i disturbi da non sottovalutare c’è anche la pressione alta, una condizione molto rischiosa perché se non trattata correttamente provoca ictus e malattie al cervello e ai vasi sanguigni. Chi soffre di questo disturbo deve monitorarlo con attenzione perché potrebbe essere il campanello d’allarme che porta poi allo sviluppo della demenza o altre malattie importanti.
Istruzione
Apprendere sempre nuove cose aiuta a mantenere in allenamento il cervello, la concentrazione e la memoria, dunque creando la cosiddetta riserva cognitiva i pazienti riescono a compensare meglio i cambiamenti nel cervello causati dal morbo.
Cambiare abitudini
Comportamenti scorretti non riguardano solo una cattiva alimentazione e una vita sedentaria, possiamo infatti anche eliminare il fumo che come tutti sappiamo è nocivo, ma meno risaputo è che contribuisca alla comparsa dell’Alzheimer.
Curare il diabete
Molte ricerche hanno dimostrato che il diabete può influenzare negativamente la salute del cervello e le relative funzioni.
Corretta alimentazione
Non possiamo non citare la corretta alimentazione, che oltre ad essere la base di uno stile di vita sano, è necessaria soprattutto per il benessere del cuore e per mantenere attive le funzioni cognitive, nonché per il rafforzamento dei neuroni. Di conseguenza, una persona sovrappeso avrà più possibilità di sviluppare l’Alzheimer, per questo bisogna eliminare cibi grassi o troppo ricchi di carboidrati e farsi seguire da un nutrizionista.
Conclusioni
Evitare l’Alzheimer non è possibile, però cambiando stile di vita ed esaminando spesso le proprie funzioni neurologiche è possibile prevenirlo con efficacia.